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NewsRassegna stampa

INVERSO VINI per Best Wine Stars, Milano 2021.

By 30 Giugno 2021Luglio 26th, 2021No Comments
Best Wine Stars LEGGI TUTTO
– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
Inverso Vini è nato per spiegare il nostro percorso all’inverso: siamo due ragazzi di 26 anni, Nicola e Costanza, che dopo un’esperienza nel nord Italia hanno deciso di tornare nelle proprie aziende agricole familiari. “Inverso”, quindi, perché abbiamo fatto un percorso al contrario rispetto ai nostri coetanei. Al contrario di chi si sposta verso il nord Italia, noi siamo tornati in Abruzzo e abbiamo deciso di non disperdere la tradizione, bensì di raccoglierne i suoi insegnamenti.  Il nostro logo presenta un “baffo” sopra la “E” che rappresenta il segno che i nostri nonni lasciavano sulla botte con il dito dopo aver assaggiato il vino. Un segno distintivo delle nostre famiglie.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
Inverso Vini è nato con l’obiettivo di ridare valore alle aziende agricole che lavorano la terra da oltre 3 generazioni. Veniamo entrambi da studi economici, ma con una forte passione per il mondo del vino tramandata dalle nostre famiglie. Volevamo innovare ciò che avevamo in termini di prodotto e di comunicazione, come stiamo facendo sui social media.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?  
Inverso non è solo il nome dell’azienda ma anche il lavoro che portiamo ogni giorno sui nostri prodotti. Abbiamo un sito produttivo che lavora unicamente sulla ricerca e sullo sviluppo di prodotti innovativi ed un altro che lavora affinché a prodotti tradizionali ed autoctoni si apportino caratteristiche organolettiche nuove: come ad esempio sul nostro Pecorino Posso, uno dei prodotti su cui abbiamo puntato molto.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
Innanzitutto diremmo di discostarsi dalle caratteristiche classiche e predeterminate di quei prodotti ed aprirsi ad un vino che ricorda la terra e che la innova. I nostri vini sono il frutto di un perfetto incontro tra i nostri nonni e la nostra voglia di ricreare.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
Inizialmente i nostri prodotti sono nati per un target relativamente giovane (tra i 25 ed i 40 anni), ma in realtà con il tempo abbiamo capito che i nostri vini, grazie ad un chiaro richiamo ai prodotti tradizionali, hanno anche piacevolmente colpito l’attenzione di un target più maturo e con un palato già formato.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?  
Il nostro approccio alla produzione è un mix di tradizione e innovazione.  Avendo due siti produttivi, in uno applichiamo tecniche più tradizionali con particolare attenzione alla denominazione di autoctono, mentre nell’altro ci divertiamo a sperimentare nuove metodologie.
– Quali sono i canali di vendita utilizzati per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
I nostri canali di vendita sono molto diversificati e questo ci ha salvati in questo particolare periodo. Alla ristorazione esclusivamente di medio-alto livello si affiancano alcuni siti e-commerce, tra cui anche il nostro personale, il nostro punto vendita, molto attivo e con un’ampia proposta di prodotti affini ai nostri vini, e l’apertura a mercati esteri di nord Europa e Stati Uniti.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Si, diamo la possibilità ai visitatori di girare tra i vigneti con vista Majella e, alla fine della visita, offriamo una degustazione in una casa con vista vigneti e Majella. Durante il periodo della vendemmia, inoltre,  organizziamo anche un’esperienza di vendemmia per privati ed aziende come team building.