Prima conviviale dell’Accademia italiana della cucina dopo un anno di Covid
È iniziata la stagione turistica 2021. Premiati lo chef e la brigata del Fino beach.
L’accademia italiana della cucina si lascia alle spalle un anno esatto di inattività for- zata, a causa dell’emergenza Covid, e dalla terrazza sul mare dello Yacht club Porto Rotondo saluta l’avvio della stagione turistica. La missione è sempre la stessa: verificare lo stato di salute della cucina locale. E l’occasione questa volta è stata straordinaria: una serata conviviale organizzata dalla delegazione gallurese nella clubhouse del prestigioso Yacht club, tra legni pregiati e barche da sogno placide all’ormeggio. Non meno prestigiosa la ristorazione, quest’anno affidata al marchio Fino Beach, già affermato a Cala Sassari nel litorale di Golfo Aranci. Insomma, il modo migliore per iniziare la stagione delle vacanze.
A fare gli onori di casa il de- legato gallurese dell’Accade- mia Massimo Putzu e il con- te Luigi Donà dalle Rose, padre fondatore di Porto Rotondo e presidente onorario del- lo Yacht club, insieme alla fi- glia Una. Ospiti della serata il direttore generale del Consorzio di Porto Rotondo, Paolo Manca, e il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Sassari, Nico Pinna Parpaglia, al tavolo con la collega presidente dell’Ordine di Tempio, Gabriela Savigni.
Sempre tra gli ospiti, il titolare e amministratore del pastificio artigiano “La rustichella d’Abruzzo” (sempre più diffusa e apprezzata in Sardegna), Gianluigi Peduzzi e i titolari della giovane canti- na abruzzese di Ortona “In- verso vino”, Nicola Cantoli e Costanza Cieri. Inverso per- ché tale è stato il percorso fatto dai due fondatori della cantina, tornati in Abruzzo dopo varie esperienze lavorative e universitarie nel nord Italia e all’estero, riprendendo in mano la storia delle rispettive famiglie che lavorano la vigna da 4 generazioni. “Inverso vini” ha presentato a tavola lo spumante Radice (un metodo Charmat da uve pecorino d’Abruzzo e spumantizzato nella stessa regione) per l’aperitivo e la serie di vini biologici “Posso” per la cena: un amabile rosato cerasuolo, un bianco da vitigno pecorino e un classico rosso granato Montepulciano d’Abruzzo.
A tavola si è fatto valere lo chef Marco Mainardi e la brigata del Fino Beach, il fascinoso stabilimento ristorante sulla spiaggia di Cala Sas
sari, a Golfo Aranci, gestito da Claudio Finetti. Menù volutamente corto ma molto efficace: antipasti per l’aperitivo, finto uovo al tartufo estivo, paccherini (“La rustichella d’Abruzzo”, of course) con pesto di rucola, pomodorini camone alla brace e polpo, trancio di pesce San Pietro. Come dessert, una sorprendente tartelletta di pasta frolla con pesca sciroppata, crema di limone e gelato fior di latte.
Aperitivo in terrazza, cena e servizio in sala sono stati sicuramente all’altezza del bla- sone dello Yacht club Porto Rotondo, a conferma del gran bene che si dice di Claudio Finetti e del suo Fino Bea- ch a Cala Sassari. Più che meritato il voto molto alto (ben 8 e mezzo) assegnato dagli accademici della cucina allo chef Marco Mainardi e alla sua brigata di cucina che in questa estate che si annuncia rovente faranno la spola tra lo Yacht club Porto Rotondo e la spiaggia candida di Golfo Aranci. (m.b.)